Una delle sensazioni più fastidiose, sia per le donne che per gli uomini, è quando si è affetti da dolori addominali e crampi nella zona dell’intestino.
Quando si entra in questa condizione, diventa tutto più fastidioso e faticoso da svolgere. Dalle semplici mansioni quotidiane, fino al dovervi convivere per tutta la giornata lavorativa.
Possibili cause dei dolori addominali
Spesso un dolore addominale si può risolvere in qualche minuto, semplicemente andando ad espletare le proprie funzioni fisiologiche. Altrettanto spesso scompare da solo nell’arco della giornata, perché dovuto a cause temporanee (cattiva digestione, semplice diarrea, influenza intestinale e cose simili).
Ma come eliminare i dolori addominali quando questi compaiono spesso nel corso delle settimane? Oltre al medico, la figura di riferimento dovrebbe essere il/la nutrizionista, il quale indagando sulle abitudini alimentari e lo stile di vita del paziente, può giungere a fornire una soluzione.
È importante effettuare un passaggio da questi specialisti perché tra le tante cause temporanee dei dolori addominali, ve ne sono alcune che non possono essere risolte solo con la semplice assunzione di un farmaco o un integratore.
Tra queste cause voglio portare alla tua attenzione la Sindrome dell’intestino irritabile (IBS).
La Sindrome dell’Intestino Irritabile
La sindrome dell’intestino irritabile (IBS) è un disturbo del tratto gastrointestinale (GI) che causa dolori addominali, gonfiore, costipazione o diarrea. Non è una patologia grave, ma può causare fastidio e influire in negativo sulla qualità della vita.
La causa precisa dell’IBS non è nota, ma alcuni fattori come lo stress, l’alimentazione e i disturbi della motilità intestinale possono contribuire allo sviluppo della sindrome.
Non esiste una cura specifica per l’IBS, ma ci sono trattamenti che possono aiutare a gestire i sintomi come la Dieta Low Fodmap.
Sintomi dell’IBS
Come accorgersi se si è affetti da IBS? Sicuramente, soltanto uno specialista potrà diagnosticarla e quindi è sconsigliata ogni iniziativa personale tesa a curare questa patologia.
I sintomi della sindrome dell’intestino irritabile (IBS) possono variare da persona a persona, ma i più comuni includono:
- Dolore addominale o crampi, che possono essere alleviati dopo una defecazione o una scarica di gas
- Gonfiore e sensazione di pienezza
- Alterazioni delle evacuazioni: costipazione o diarrea o alternanza tra le due condizioni
- Muco nelle feci
- Urgenza di defecare
- Stipsi o diarrea
- Gas e gonfiore
- Nausea
Questi sintomi in alcuni casi, specialmente se si protraggono per un lunghissimo periodo, possono essere accompagnati da ansia o depressione.
Infine è bene sapere per tranquillizzarsi, che l’IBS non causa problemi di digestione o alterazioni del sangue, né danni ai tessuti intestinali.
Una soluzione all’IBS: la Dieta Low Fodmap
La dieta Low Fodmap (Fermentable Oligosaccharides, Disaccharides, Monosaccharides And Polyols) è una dieta che limita i carboidrati fermentabili che possono causare sintomi gastrointestinali nei soggetti con sindrome dell’intestino irritabile (IBS) e altre forme di dispepsia funzionale.
La dieta Low Fodmap implica l’eliminazione di alimenti che contengono zuccheri fermentabili come fruttosio, lattosio, fruttani e polioli, che sono presenti in una vasta gamma di alimenti comuni.
Durante la fase iniziale della dieta, i seguenti alimenti devono essere evitati:
- latticini contenenti lattosio (come latte, yogurt e formaggi morbidi)
- frutta come mele, pere, albicocche, cachi, mirtilli, prugne e frutta secca (come fichi e fichi d’India)
- verdure come asparagi, cipolle, aglio, porri e funghi
- cereali come avena, frumento e orzo
- dolcificanti come il miele e lo sciroppo d’agave
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Dopo la fase iniziale, gli alimenti vengono reintrodotti gradualmente per determinare quali sono tollerati individualmente. Questo permette di tornare il più possibile ad un regime alimentare normale, con meno restrizioni possibili.
La dieta low Fodmap può aiutare a ridurre i sintomi dell’IBS, migliorando la qualità della vita dei pazienti, ma non è una cura definitiva (non esiste qualcosa che lo sia) e non è adatta a tutti i soggetti.
Infine è bene sapere che deve essere fatta solo sotto la supervisione di un nutrizionista o di un medico specialista, poiché essendo molto restrittiva, potrebbe causare carenze nutrizionali se non venisse seguita correttamente.
Monica Ceccon. Biologa Nutrizionista
Mi chiamo Monica Ceccon e sono una Biologa Nutrizionista. Mi sono laureata in biologia molecolare e funzionale e ho conseguito un dottorato di ricerca. Mi sono formata nel campo nella nutrizione seguendo diversi corsi post-lauream su svariati aspetti della nutrizione umana. Ricevo su appuntamento negli studi di Milano e Cinisello Balsamo. La maggior parte dei miei pazienti provengono da Milano, Cinisello Balsamo, Bresso, Cusano Milanino, Paderno Dugnano, Segrate e Milano Feltre.
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